Contrasto alle diseguaglianze di salute

L'OMS si pone come obiettivo primario il raggiungimento di un buon livello di Salute per Tutti (Health for All), al fine di garantire una maggiore equità di salute tra le diverse popolazioni.

Il contrasto alle disuguaglianze in salute e sanità rappresenta una priorità di tutti i Governi e un impegno che sempre più espressamente compare nella cornice istituzionale e programmatica delle politiche sanitarie, specie in quella della strategia intersettoriale di prevenzione e contrasto alle malattie croniche non trasmissibili.

Quando si parla di equità in promozione della salute “significa fare in modo che siano i bisogni delle persone ad orientare la distribuzione delle opportunità per il conseguimento del benessere”.

Tutte le persone quindi devono poter avere le stesse opportunità di migliorare e preservare la propria salute, in virtù di un accesso equo e giusto alle risorse della stessa. 

Il concetto di equità nella salute differisce da quello di uguaglianza nello stato di salute: se per uguaglianza significa offrire a tutti le stesse opportunità, per equità si intende “permettere a ciascuno di raggiungere un livello di salute adeguato attraverso interventi proporzionati ai rispettivi bisogni”.

Le disparità nello stato di salute esistenti tra le persone e le popolazioni sono l’inevitabile conseguenza di differenze genetiche, di condizioni socioeconomiche diverse o il risultato delle scelte individuali rispetto al proprio stile di vita.

Le disuguaglianze sono, invece, conseguenza delle differenze nelle opportunità che si manifestano, ad esempio, in un accesso non equo ai servizi sanitari, ad alimenti nutrienti, a condizioni abitative adeguate ecc. In questi casi le disparità nello stato di salute emergono come conseguenza delle disuguaglianze nelle opportunità di vita.

A favore del contrasto delle disuguaglianze di salute si inserisce anche "La Medicina di Genere", definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona.

Nei percorsi clinici si osservano differenze rilevanti tra i sessi nella frequenza, nei sintomi, nella gravità di numerose malattie così come nella risposta ai trattamenti terapeutici e nelle reazioni avverse ai farmaci.

Spesso le differenze sono influenzate anche da fattori ambientali , culturali, economici e non da ultimo psicologici che modellano la posizione individuale di fronte alla malattia. La valorizzazione delle differenze di genere in ambito sanitario consente di assicurare ad ogni individuo la migliore cura tramite la personalizzazione delle terapie e la garanzia di percorsi diagnostico-terapeutici appropriati.

Per cercare di fronteggiare al meglio tale fenomeno, l’ATS della Val Padana ha declinato delle specifiche azioni nei quattro programmi di comunità setting-specifici dedicati alla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute.

I programmi sono relativi a: