Comunità attive

Il Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione nel programma predefinito “Comunità attive” prevede lo sviluppo di strategie multisettoriali volte a favorire l’integrazione delle politiche sanitarie con quelle sociali, sportive, turistiche, culturali, economiche e ambientali, sviluppando interventi per creare contesti e opportunità favorevoli all’adozione di uno stile di vita attivo in condizioni di equità sociale.

Per questo motivo l’ATS deve sempre più accompagnare gli enti locali nel ripensamento del concetto di rigenerazione urbanistica ed edilizia verso quello di Urban Health ovvero ambienti e territorio che generano e/o contribuiscono alla salute e al benessere degli individui che vivono in quel contesto; ciò facilita lo svolgimento di attività fisica, che preveda spazi per lo svago, il tempo libero, l’inclusione e l’interazione sociale, la sicurezza degli ambienti e dei luoghi, la mobilità sostenibile. Il coinvolgimento e la sinergica partecipazione dei decisori, delle amministrazioni, degli Enti, SONO fondamentali e preziose per la salute delle persone e del territorio rivelandosi la chiave di volta per ripensare a progetti di inclusione sociale e riduzione delle diseguaglianze di salute.

La comunità locale diventa quindi un contesto privilegiato nel quale realizzare azioni, eventi ed iniziative indirizzate a promuovere sani stili di vita ed ambienti favorevoli alla salute, prevenendo fattori di rischio comportamentali per il contrasto alla cronicità e alle varie forme di dipendenza, tra le quali il Gioco d’Azzardo Patologico.

Tale contesto risulta inoltre essere anche un importante setting opportunistico per trattare la tematica della donazione di organi, tessuti, sangue e midollo osseo, quale atto volontario di grande senso civico e di umanità dettato da puro spirito di solidarietà, da chi dona una parte di sé a chi ne ha bisogno. 

L’ambiente urbano è il luogo dove viviamo, cresciamo i nostri figli, accudiamo i nostri cari, dove si cammina, si gioca, si lavora, si partecipa alla vita di comunità ed è importante non perdere di vista le caratteristiche che tale “ecosistema” deve garantire per il benessere dei propri cittadini. Per questo motivo è fondamentale sviluppare sempre di più anche nei contesti urbani la progettualità dei Baby Pit Stop, iniziativa di UNICEF Italia, quali ambienti protetti, in cui le mamme si sentano a proprio agio per allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino.

Al tal fine, ATS Val Padana promuove su tutto il suo territorio azioni di provata efficacia, benefiche sia per la popolazione che per l’ambiente, tra cui i Gruppi di Cammino e Piedibus e Mamme in Movimento.

La progettualità di Mamme in Movimento, è una buona pratica che prevede l’attivazione di gruppi di cammino di mamme in gravidanza, neomamme e neopapà con bimbi in fascia o nel passeggino. Per maggiori informazioni è possibile prender visione dell’iniziativa nel dettaglio cliccando qui.