Campagna informativa sugli antibiotici


I dati più recenti mostrano che nell’Unione Europea il numero di pazienti infetti da batteri resistenti è in aumento, portando così la resistenza agli antibiotici a diventare una delle minacce più temibili per la salute pubblica. Infatti, l'uso eccessivo o improprio di antimicrobici nell'uomo, negli animali e nelle piante ha accelerato i naturali processi evolutivi con cui i microbi diventano resistenti ai trattamenti antimicrobici.
 
Negli ultimi vent’anni si è assistito ad un rapido estendersi del fenomeno “dell’antibiotico-resistenza” in molti ceppi batterici, nei confronti di tutte le molecole di antibiotici in commercio, senza che, al contempo, siano state prodotte molecole nuove. Tale fenomeno costituisce ormai un’emergenza a livello mondiale, tanto da far temere, in un futuro ormai prossimo, di non poter più disporre di “armi” efficaci per contrastare le infezioni.

Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza vede, purtroppo, il nostro Paese tra i protagonisti negativi: siamo infatti al quinto posto in Europa per il consumo di questi farmaci e tra i Paesi a più elevato tasso di microrganismi resistenti verso quasi tutti gli antibiotici, con un picco stagionale nei mesi tra gennaio e marzo, proprio in coincidenza dell’aumento dei casi di influenza. Usiamo troppi antibiotici e spesso li usiamo male; il problema diventa poi sempre più preoccupante in considerazione del fatto che non ci sono all’orizzonte nuovi farmaci: l’ultima classe di antibiotici scoperta risale agli anni Ottanta.

Gli antibiotici sono farmaci preziosi, ma vanno utilizzati in modo consapevole.  Usare gli antibiotici quando non servono può rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti, facendoli diventare così inefficaci proprio quando invece se ne avrà davvero bisogno. Ciò riguarda non solo la persona che assume gli antibiotici in modo improprio, ma anche chi sarà successivamente contagiato da questi batteri divenuti oramai resistenti.