Vigilanza sull’impiego degli animali utilizzati nella pet therapy

Il moderno termine di pet therapy si riferisce alla strutturazione metodologica dell’uso di soggetti animali finalizzata al trattamento di specifiche patologie. 

La relazione con un pet può aiutare ad affrontare condizioni di stress o di conflittualità e rappresenta un potenziale aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale, e per pazienti psichiatrici.

In realtà, il termine pet therapy, è molto generico ed è stato sostituito da quello “Interventi Assistiti con gli Animali” (IAA), che, nel loro insieme, comprendono:

  • l’Educazione Assistita con gli Animali (EAA): intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere la crescita e progettualità individuale, di relazione e di inserimento sociale delle persone in difficoltà. L’intervento può essere anche di gruppo e promuove il benessere delle persone nei propri ambienti di vita. L’EAA trova quindi applicazione in diverse situazioni quali, ad esempio: prolungata ospedalizzazione o ripetuti ricoveri in strutture sanitarie, difficoltà dell’ambito relazionale nell’infanzia e nell’adolescenza, situazioni di istituzionalizzazione di vario tipo (istituti per anziani e per pazienti psichiatrici, residenze sanitarie assistenziali, ecc.), ecc.;
  • le Terapie Assistite con gli Animali (TAA): Terapie Assistite con gli Animali (TAA) o Uso Terapeutico degli Animali da Compagnia (UTAC) affiancano le terapie tradizionali con l’utilizzo di animali con specifiche caratteristiche. Le TAA sono rivolte a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica; il procedimento viene inoltre documentato e valutato;
  • l’Attività Assistita con gli Animali (AAA): intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione, attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. Non vi rientrano le attività sportivo-agonistiche con animali. Nelle AAA la relazione con l’animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali; sono rivolte al singolo individuo o ad un gruppo; in alcuni casi sono propedeutiche alle TAA/EAA e sono finalizzate, tra l’altro, a sviluppare competenze attraverso la cura dell’animale, accrescere la disponibilità relazionale e comunicativa e a stimolare la motivazione e la partecipazione.

In Italia la pet therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003; il 25 marzo 2015 la Conferenza Stato Regioni ha approvato l’Accordo e le Linee Guida in materia di interventi assistiti con gli animali; le linee guida stabiliscono gli standard minimi per il loro svolgimento e definiscono regole omogenee sul territorio nazionale.

Le Linee Guida hanno lo scopo di armonizzare l'attività degli operatori che svolgono questo tipo di interventi e di garantire la tutela sia delle persone che degli animali coinvolti.

I Distretti Veterinari hanno il compito di vigilare sull’impiego degli animali utilizzati negli interventi assistiti con animali e di rilasciare i nullaosta alle strutture che li erogano (centri specializzati TAA/EAA con animali residenziali e non residenziali e strutture non specializzate TAA/EAA con animali residenziali). 


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