Residenzialità per Minori con Gravissima Disabilità

Con la DGR 1152 del 21/01/2019: “Interventi a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili ai sensi della DGR 116/2013: quarto provvedimento attuativo – è stata stabilizzata la Misura “Residenzialità minori disabili gravissimi” con decorrenza dal 1° aprile 2019.
La misura sostiene l’accoglienza in regime residenziale di minori provenienti dal domicilio, dall’ospedale o da altri nodi della rete che, per la gravissima disabilità, ad oggi non trovano risposta nella rete consolidata dei servizi sociosanitari. Si tratta di minori che necessitano di trattamenti intensivi di cura e mantenimento funzionale, di supporto alle funzioni vitali e di continuità assistenziale con presenza infermieristica sulle 24 ore.
Attraverso programmi individualizzati di presa in carico a forte valenza clinico – assistenziale, la misura assicura al minore prestazioni mediche, infermieristiche, tutelari, riabilitative, educative, psicologiche ed assistenziali e, ove possibile, promuove e facilita il coinvolgimento della famiglia, garantendole il necessario supporto.

Destinatari

  • Minori con gravissima disabilità, in condizioni di stabilità clinica certificata, che necessitano di assistenza continua, sanitaria e tutelare, nell’arco delle 24 ore, che non può essere garantita, di norma, nel proprio contesto di vita.
  • Minori con le medesime caratteristiche per i quali la famiglia, attraverso un significativo impegno di care, riesce a garantire l’assistenza nel proprio contesto di vita, ma necessita di temporanei interventi di supporto attraverso la misura. I periodi di sollievo alla famiglia, erogabili nella misura massima di 90 giorni nell’anno solare, anche non consecutivi, sono compatibili con il mantenimento della Misura B1.

Incompatibilità
Nei casi di:

  • instabilità clinica controllabile in contesto ospedaliero;
  • minori con disturbi del neurosviluppo e disabilità complessa che usufruiscono di interventi riabilitativi ex art. 32 DPCM 12/01/2017.

Servizi invianti
Le segnalazioni possono avvenire da parte di Pediatri di Famiglia/Medici di Medicina Generale, Reparti e Servizi sociali ospedalieri, Servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (UONPIA) di ASST o IRCSS pubblici o privati accreditati, Servizi sociali territoriali.

Modalità di accesso
L’accesso alla misura può avvenire dal domicilio, dall’ospedale o da altri nodi della rete unicamente su richiesta dei genitori o di chi esercita la responsabilità genitoriale. La richiesta (Allegato A1) va presentata all’ATS Val Padana - UOC Progettualità di Servizi e di Reti Sociosanitarie, che attiva e coordina tutti i nodi della rete e le loro specifiche funzioni di valutazione e presa in carico del minore.

Valutazione
La valutazione viene effettuata dall’ASST di residenza del minore (UONPIA, Pediatria o altri reparti ospedalieri, CEAD), avvalendosi della collaborazione dei familiari e del Pediatra di famiglia, utilizzando apposita scheda regionale. Il punteggio complessivo ottenuto nella scheda definisce l’ammissibilità o meno alla Misura ed il livello di intensità assistenziale (media o alta) riconosciuta, a cui corrispondono standard assistenziali e valorizzazione economica differenti.

Progetto Individuale
In caso di idoneità l’ASST redige il Progetto Individuale (P.I.) anche sulla base di una relazione sociale che evidenzi la condizione complessiva della famiglia del minore. Il P.I. deve essere condiviso e sottoscritto dalla famiglia o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Rivalutazione
Le rivalutazioni periodiche, effettuate con la medesima modalità della valutazione iniziale, competono alla struttura accogliente che deve comunicarne gli esiti entro 10 giorni all’ATS di residenza del minore.

Elenco Enti accreditati
Le realtà operanti in Lombardia sono le seguenti:

  • R.S.D. “Villa S. Maria” ubicata a Tavernerio (CO);
  • C.S.S. “Casa di Gabri” ubicata a Rodero (CO);
  • C.S.S. “TAU” ubicata ad Arcene (BG);
  • C.S.S. “La casa di l’Abilità” ubicata a Milano;
  • R.S.D. “Casa Amoris Laetitia” ubicata a Bergamo.

Per visualizzare la mappa delle Residenzialità per Minori con Gravissima Disabilità della Lombardia clicca qui.

Unità d'offerta di accoglienza residenziale
Per favorire la prossimità dei servizi su tutto il territorio lombardo, la DGR n. 1152/2019 prevede che le ATS promuovano le candidature di gestori di RSD e CSS operanti nel proprio territorio, con l’istituzione di apposito registro da tenere aggiornato annualmente. La misura può essere erogata presso RSD e CSS su posti letto accreditati; possono aderire alla misura anche gestori di RSD/CSS a contratto. Gli Enti gestori interessati all’erogazione della misura annualmente devono presentare all’ATS formale dichiarazione di disponibilità, certificando il possesso/mantenimento dei requisiti previsti. Sempre annualmente Regione definisce il numero dei posti da riservare alla misura sulla base dei dati epidemiologici, nonché di attività.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a: