Politica per la Qualità

L’ATS della Val Padana ha effettuato la scelta strategica di dotarsi di un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001, per fornire ai cittadini e agli Stakeholder garanzia di qualità dei servizi erogati, rispetto degli standard e uniformità di intervento, nell'ottica del miglioramento continuo e della soddisfazione dei propri utenti.

Il Sistema di Gestione per la Qualità, certificato da un ente terzo indipendente (organismo di certificazione accreditato), è applicato a tutti i processi dell’Agenzia in riferimento al settore EA38 (Sanità).

L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Val Padana intende esercitare le funzioni di governance del sistema agendo quale garante della tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, assicurando livelli uniformi di assistenza e il perseguimento di obiettivi di salute, attraverso l’integrazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali, nel rispetto del principio di libera scelta e di sussidiarietà, per la creazione di valore pubblico a beneficio della comunità di riferimento.


A tale fine, sono definiti i seguenti obiettivi strategici:

  1. Migliorare l’appropriatezza e l’efficacia della risposta ai bisogni sanitari e socio-sanitari dei cittadini, attraverso il potenziamento delle azioni e degli strumenti per il governo della domanda e l’assicurazione dell’adeguatezza della rete d’offerta rispetto all’andamento dinamico dei fabbisogni del territorio;
  2. Migliorare il rapporto tra Agenzia, cittadini e portatori di interessi, anche attraverso un adeguato sistema di “ascolto” e di comunicazione;
  3. Promuovere lo sviluppo della rete dei servizi sanitari e sociosanitari e la loro integrazione con quelli sociali, il potenziamento della medicina territoriale e la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono alla realizzazione del sistema di welfare (Enti Erogatori, Soggetti Gestori, MMG – PLS – MCA, Farmacie, Enti Locali, Associazioni, …), nel rispetto del principio di sussidiarietà secondo la strategia della New Public Governance;
  4. Assicurare la “presa in carico” dei bisogni delle persone, in particolare quelle affette da patologie croniche e/o in condizioni di fragilità, attraverso lo sviluppo ed il consolidamento di modelli innovativi e strutturati per la pianificazione dell’accesso ai servizi e l’appropriatezza delle prestazioni erogate;
  5. Diffondere la cultura della promozione della salute e del benessere, anche attraverso lo sviluppo di programmi di comunità finalizzati al sostegno di stili di vita salutari, con particolare riferimento ai comportamenti a rischio e all’allattamento al seno (secondo il programma “Comunità Amica dei Bambini – UNICEF”);
  6. Adottare un approccio olistico secondo i modelli “One Health” e “Urban Health” – integrati, multidisciplinari e intersettoriali – nelle attività di prevenzione, per la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e del benessere delle persone e degli animali, tenendo conto della stretta relazione tra la salute umana, la salute degli animali e dell’ambiente;
  7. Perseguire l’efficacia e dell’efficienza dei servizi, nell’ottica di un complessivo miglioramento della capacità di risposta alle istanze della collettività, attraverso la promozione di una cultura orientata alla performance, la semplificazione e la dematerializzazione dei processi, l’innovazione tecnologica e il potenziamento degli strumenti di ITC e l’utilizzo sistematico ed integrato dei dati a supporto delle valutazioni epidemiologiche e dello sviluppo organizzativo;
  8. Valorizzare le risorse umane attraverso strategie finalizzate allo sviluppo delle professionalità, alla tutela della sicurezza, alla promozione delle pari opportunità e al miglioramento del benessere organizzativo tramite l’attuazione di adeguati modelli di welfare aziendale;
  9. Assicurare che il processo decisionale e le prassi operative siano ispirati a principi etici e a criteri di trasparenza, anche attraverso l’implementazione di un sistema di controlli interni;
  10. Favorire l’adozione di modelli organizzativi ed assistenziali in grado di garantire l’equità di accesso alle cure, la sostenibilità e la resilienza del sistema di offerta per affrontare con efficacia e tempestività le nuove sfide in tema di sanità pubblica;
  11. Promuovere collaborazioni istituzionali atte a sostenere progettualità innovative, finalizzare a sperimentare nuovi modelli di intervento e di presa in carico di target specifici di popolazione, anche in integrazione con i sevizi Sociali e il Terzo Settore