La Mission

L’Agenzia di Tutela della Salute della Val Padana riconosce come propria la seguente mission:
“esercitare le funzioni di governance del sistema agendo quale garante della tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, assicurando livelli uniformi di assistenza e il perseguimento di obiettivi di salute, attraverso l’integrazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali, nel rispetto del principio di libera scelta e di sussidiarietà, per la creazione di valore pubblico a beneficio della comunità di riferimento”.

A tale fine, sono definiti i seguenti obiettivi strategici:

  1. migliorare l’appropriatezza e l’efficacia della risposta ai bisogni sanitari e socio-sanitari dei cittadini, attraverso il potenziamento delle azioni e degli strumenti per il governo della domanda e l’assicurazione dell’adeguatezza della rete d’offerta rispetto all’andamento dinamico dei fabbisogni del territorio; 
  2. migliorare il rapporto tra Agenzia, cittadini e portatori di interessi, anche attraverso un adeguato sistema di “ascolto” e di comunicazione;
  3. promuovere lo sviluppo della rete dei servizi sanitari e sociosanitari e la loro integrazione con quelli sociali, il potenziamento della medicina territoriale e la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono alla realizzazione del sistema di welfare (Enti Erogatori, Soggetti Gestori, MMG – PLS – MCA, Farmacie, Enti Locali, Associazioni, …), nel rispetto del principio di sussidiarietà secondo la strategia della New Public Governance;
  4. assicurare la “presa in carico” dei bisogni delle persone, in particolare quelle affette da patologie croniche e/o in condizioni di fragilità, attraverso lo sviluppo ed il consolidamento di modelli innovativi e strutturati per la pianificazione dell’accesso ai servizi e l’appropriatezza delle prestazioni erogate;
  5. diffondere la cultura della promozione della salute e del benessere, anche attraverso lo sviluppo di programmi di comunità finalizzati al sostegno di stili di vita salutari, con particolare riferimento ai comportamenti a rischio e all’allattamento al seno (secondo il programma “Comunità Amica dei Bambini – UNICEF”);
  6. adottare un approccio olistico secondo i modelli “One Health” e “Urban Health” – integrati, multidisciplinari e intersettoriali – nelle attività di prevenzione, per la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e del benessere delle persone e degli animali, tenendo conto della stretta relazione tra la salute umana, la salute degli animali e dell’ambiente;
  7. perseguire l’efficacia e dell’efficienza dei servizi, nell’ottica di un complessivo miglioramento della capacità di risposta alle istanze della collettività, attraverso la promozione di una cultura orientata alla performance, la semplificazione e la dematerializzazione dei processi, l’innovazione tecnologica e il potenziamento degli strumenti di ITC e l’utilizzo sistematico ed integrato dei dati a supporto delle valutazioni epidemiologiche e dello sviluppo organizzativo;
  8. valorizzare le risorse umane attraverso strategie finalizzate allo sviluppo delle professionalità, alla tutela della sicurezza, alla promozione delle pari opportunità e al miglioramento del benessere organizzativo tramite l’attuazione di adeguati modelli di welfare aziendale;
  9. assicurare che il processo decisionale e le prassi operative siano ispirati a principi etici e a criteri di trasparenza, anche attraverso l’implementazione di un sistema di controlli interni;
  10. favorire l’adozione di modelli organizzativi ed assistenziali in grado di garantire l’equità di accesso alle cure, la sostenibilità e la resilienza del sistema di offerta per affrontare con efficacia e tempestività le nuove sfide in tema di sanità pubblica;
  11. promuovere collaborazioni istituzionali atte a sostenere progettualità innovative, finalizzare a sperimentare nuovi modelli di intervento e di presa in carico di target specifici di popolazione, anche in integrazione con i sevizi Sociali e il Terzo Settore.

L’ATS persegue anche l’obiettivo del contrasto della corruzione e illegalità proponendosi innanzitutto di:

  • ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione;
  • aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione;
  • creare un contesto sfavorevole alla corruzione.

Il termine “corruzione” è da intendersi in una concezione più ampia di quella adottata nel campo penale (delitti contro la Pubblica Amministrazione) estendendosi a qualunque situazione in cui si manifesti:

  • un malfunzionamento dell'amministrazione a causa dell'uso a fini privati delle funzioni attribuite al dipendente dell’ente;
  • un'attività proveniente dall'esterno diretta ad inquinare l'azione amministrativa, a prescindere dal fatto che questa attività riesca a realizzare effettivamente il proprio illecito risultato.

L’ATS intende garantire la massima trasparenza dando applicazione ai principi contenuti nel D.Lgs. n. 150/2009, nel D.Lgs. 33/2013, così come modificato dal D.Lgs. 97/2016 e a tal fine il sito aziendale costituisce strumento principale per fornire le informazioni al cittadino/utente.


Ultimo aggiornamento: 08/03/2022