Assistenza Protesica: di cosa si tratta
Assistenza Protesica: di cosa si tratta
L'Assistenza protesica è l'insieme delle prestazioni erogabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che comportano la fornitura di protesi, ortesi e ausili tecnologici nell'ambito di un piano riabilitativo-assistenziale individuale mirato alla prevenzione, alla correzione o alla compensazione di menomazioni o disabilità funzionali conseguenti a patologie o lesioni, al potenziamento delle abilità residue nonché alla promozione dell’autonomia dell’assistito (art. 17 DPCM 12 gennaio 2017).
Per forniture protesiche si intendono:
- ortesi spinali (corsetti, busti, collari, minerve);
- presidi per la deambulazione (calzature ortopediche, plantari, tutori, protesi d’arto);
- presidi per la locomozione (stabilizzatori, carrozzine);
- protesi acustiche, fonetiche e presidi per la comunicazione;
- protesi oculari e presidi per non vedenti e ipovedenti;
- protesi mammarie esterne;
- presidi antidecubito (cuscini e materassi) e letti ortopedici;
- apparecchi per la respirazione;
- apparecchi per il sollevamento (montascale mobile);
- ausili per iniezione (microinfusori per terapia ferrochelante).
Ai cittadini affetti da particolari patologie che causano disabilità viene quindi garantita la fornitura di:
- ausili protesici personalizzati come: protesi d’arto, protesi oculari, apparecchi acustici, busto ortopedico, calzature ortopediche, carrozzina, sistemi di postura, ausili per la comunicazione, ausili per la vista ecc.;
- ausili per l’assistenza e la gestione a domicilio come: letto ortopedico, materasso antidecubito, solleva persone, carrozzina di serie, sedia per wc e doccia, rialzo per wc ecc.
L’art. 18 del DPCM 12 gennaio 2017 individua nel dettaglio le categorie di persone che hanno diritto all’assistenza protesica e all'erogazione dei dispositivi riportati nel Nomenclatore Tariffario delle Protesi, in connessione a menomazioni e disabilità specifiche:
- invalidi civili, di guerra e per servizio, ciechi e ipovedenti gravi, “sordomuti”, in possesso di verbale di riconoscimento di invalidità;
- minori di anni 18 che necessitino di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un'invalidità grave e permanente;
- persone che hanno presentato domanda di invalidità cui siano state accertate, dalle competenti commissioni mediche, menomazioni che comportano una riduzione della capacità lavorativa superiore ad un terzo e risultante dal verbale;
- utenti in attesa di accertamento per i quali il medico specialista attesti la necessità e urgenza di una protesi, di un'ortesi o di un ausilio per la tempestiva attivazione di un piano riabilitativo‐assistenziale;
- amputati di arto, donne che abbiano subito un intervento di mastectomia o con assenza della mammella o della ghiandola mammaria per malformazione congenita, soggetti che abbiano subito un intervento demolitore dell’occhio, laringo-tracheostomizzati;
- persone affette da malattia rara, in relazione alle menomazioni correlate alla malattia;
- ricoverati presso una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, per i quali il medico specialista certifichi la necessità e l’urgenza di una protesi o di un ausilio prima della dimissione contestualmente alla fornitura delle protesi o ortesi deve essere attivata la procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile);
- persone con grave disabilità transitoria, assistite in regime di ospedalizzazione domiciliare, di dimissione protetta o di assistenza domiciliare integrata.
Ultimo aggiornamento: 23/12/2024
La gestione della richiesta di forniture protesiche è seguita dalle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) a seconda del comune di residenza/domicilio: ulteriori informazioni con gli orari e le modalità di accesso ai servizi degli uffici protesi sono disponibili sul sito delle singole ASST.
- ASST Crema
- ASST Cremona
- ASST Mantova
AUSILI PROTESICI PERSONALIZZATI
L’assistito, munito di impegnativa rilasciata dal medico di famiglia, deve effettuare una visita specialistica presso un medico specialista prescrittore di struttura pubblica o privata accreditata, di norma scelto tra quelli inseriti nell’Albo dei Prescrittori dell’ATS Val Padana o delle altre ATS lombarde.
Lo specialista redige la prescrizione on-line (o il Modello 03 cartaceo) e ne rilascia copia all’assistito che può scegliere di rivolgersi a una Ditta fornitrice con sede:
- nel territorio di competenza dell’ATS della Val Padana;
- nella Regione Lombardia;
- al di fuori della Regione Lombardia.
Solo in quest’ultimo caso è necessario:
- presentare alla Ditta il Modello 03 chiedendo il preventivo di spesa (che può essere redatto sul modello stesso o separatamente);
- consegnare tutta la documentazione all'ASST di residenza affinché rilasci l’autorizzazione alla fornitura;
- riconsegnare alla Ditta la documentazione autorizzata dal Distretto per ottenere l’erogazione dei presidi.
Dopo che la Ditta ha erogato gli ausili prescritti, entro i tempi previsti dalla normativa vigente (max 90 gg. per i presidi più complessi), l’assistito si rivolge allo specialista prescrittore, che effettua, possibilmente entro 20 giorni dalla consegna e previo appuntamento, il collaudo.
AUSILI PER L'ASSISTENZA E GESTIONE A DOMICILIO
L’interessato, o un familiare, deve rivolgersi al medico di famiglia o ad un medico specialista prescrittore, che effettua la prescrizione degli ausili necessari (letto ortopedico, materasso, sollevatore, carrozzina di serie, sedia per WC e doccia, rialzo per WC) per pazienti in assistenza domiciliare o malati terminali.
L’Ufficio dell'ASST di residenza, ricevendo direttamente la prescrizione on line, si attiva per la fornitura del presidio.
La fornitura del presidio protesico è garantita e consegnata al domicilio di norma entro 10 giorni dalla richiesta. Tutti i presidi non personalizzati, vengono forniti in comodato d’uso gratuito, non devono essere modificati e vanno restituiti a fine utilizzo (es: ingresso in struttura residenziale, decesso o trasferimento).