Vaccinazione anti Herpes Zoster

L’emergenza sanitaria affrontata nel corso del 2020 ha confermato la necessità di rafforzare i programmi di prevenzione delle malattie infettive prevenibili con i vaccini, garantendone applicabilità e sostenibilità.

L’Herpes Zoster (meglio conosciuto come Fuoco di Sant’Antonio) è una malattia causata dalla riattivazione del virus della varicella, contratto generalmente nel corso dell’infanzia, che si annida silente nei gangli nervosi e nel midollo spinale.

La frequenza della malattia aumenta quando sono presenti fattori di rischio e con l’età, soprattutto a partire dai 50 anni. Si manifesta con eruzioni cutanee, prevalentemente a livello del torace, con possibilità di comparsa di dolore anche intenso (una nevralgia post-erpetica) che può durare anche diversi mesi.

La vaccinazione è offerta gratuitamente a:

  • persone over50 affette da Diabete, BPCO, Cardiopatie, Soggetti candidati a terapie immunosoppressive;
  • 65enni (per il 2022: i nati nel 1957);
  • persone nate negli anni 1955, 1956;
  • persone over18 con diabete mellito complicato, patologia cardiovascolare severa, BPCO e Asma severa, soggetti con immunodeficienza congenita o acquisita destinati a terapie immunosoppressive, recidive o forme gravi di Herpes Zoster.

Il ciclo prevede due dosi a distanza di due mesi l'una dall'altra.

In base alla valutazione medica, tale periodo potrebbe essere accorciato ad un mese o ampliato fino a sei mesi.

È sicuro e generalmente ben tollerato, particolarmente efficace nei casi di forme gravi e complicanze della malattia.

Gli effetti collaterali più comuni dopo la somministrazione del vaccino anti Herpes Zoster includono dolore, gonfiore e rossore a livello del punto di iniezione, febbre.

Effetti collaterali più gravi, come reazioni allergiche importanti o anafilattiche, sono molto rari.

Per informazioni e prenotazioni del vaccino anti Herpes Zoster: