Malattie infettive

Le malattie degli animali, oltre ad influenzare direttamente la salute degli stessi animali, possono incidere significativamente sia sulla salute delle persone che sulle produzioni agro-alimentari.

Per tutelare la salute dell’uomo, attraverso un capillare lavoro sul mondo animale, è necessario garantire la salvaguardia del patrimonio zootecnico e la salute degli animali attraverso la prevenzione, il controllo e l’eradicazione delle malattie che possono interessarli.

Tale salvaguardia è svolta mediante l’attuazione di programmi di sorveglianza che permettano sia di individuare rapidamente l’introduzione di nuovi agenti patogeni, ma anche di garantirne l’assenza su tutto o parte del territorio nazionale.

I programmi di monitoraggio ed eradicazione, d’altro canto, hanno lo scopo di monitorare e, progressivamente, eliminare le malattie animali presenti in alcuni territori, anche con caratteristiche endemiche. 

A tal fine vengono svolte diverse attività, come l’esecuzione di esami diagnostici, individuazione e smaltimento degli animali infetti e/o sieropositivi, operazioni di pulizia e disinfezione degli allevamenti, concessione di indennizzi agli allevatori e, ove disponibile, la vaccinazione protettiva.

In caso di individuazione di una malattia infettiva degli animali, con caratteristiche altamente contagiose e diffusive, si applicano le misure di controllo, previste dalle norme comunitarie e nazionali e regolamentate in piani di emergenza e manuali operativi, con lo scopo di fronteggiarne rapidamente il decorso e limitarne la diffusione, per poi ripristinare lo stato di indennità, proteggere l’ambiente e limitare l’impatto economico.

Nel caso d’insorgenza di una malattia animale e conseguente applicazione delle misure di controllo, lo Stato italiano, con la Legge 218/1988, ha stabilito la possibilità di indennizzare gli animali abbattuti e i prodotti inviati alla distruzione in quanto possibili veicoli di infezione.


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